pavimenti in teak
pavimenti in teak

Quali sono i pregi dei pavimenti in teak?

La ricerca di un legno al tempo stesso pregiato e resistente non può che indurre a scegliere il teak - o teck, che dir si voglia -, un'essenza ideale per la realizzazione di pavimentazioni e parquet per esterno. Si tratta di un legno che viene ricavato dagli alberi tropicali che appartengono alla famiglia delle verbenaceae. Tanto duro quanto pregiato, mette in mostra una qualità considerevole. Gli alberi da cui proviene il teak sono originari delle foreste tropicali e subtropicali del Sud-Est Asiatico, e in particolare di Myanmar, del Vietnam e del Laos. Il teak è arrivato nel nostro continente nei primi anni del Novecento, quando è stato usato dall'industria navale. Quello che oggi viene impiegato per la produzione di parquet arriva soprattutto da Giava: i tronchi hanno un diametro che può superare il metro e 10 e un'altezza che oscilla tra i 40 e i 45 metri, mentre i tessuti interni presentano oli estrattivi e silice.
 

Le proprietà del teak


La resistenza è una delle caratteristiche che distinguono il teak, che ha la capacità di sopportare gli urti e la flessione senza troppi problemi. La stabilità, cioè la resistenza alle deformazioni, è piuttosto elevata, mentre è media la durezza, che in questo ambito è da intendersi come la predisposizione a opporsi alla penetrazione: questo legno, in effetti, viene classificato come tenero. Eccellenti sono, invece, la durevolezza e la durabilità, che hanno a che fare con le reazioni rispetto alle sollecitazioni esterne: il teak si dimostra un legno in grado di durare per molto tempo, anche perché reagisce alle escursioni termiche e agli agenti atmosferici in modo ottimale (lo stesso dicasi per la reazione agli insetti e all'acqua).
 

Perché si usa il teak per i pavimenti esterni


Tutte le caratteristiche appena menzionate contribuiscono a rendere il teak un legno più che ideale per i pavimenti esterni. Dal punto di vista estetico, esso si contraddistingue per un disegno variegato e naturale, con striature ondulate e irregolari. Tra gli altri utilizzi a cui può essere destinato ci sono, come si è accennato, le costruzioni navali. La sua composizione e la sua struttura permettono di dare vita a pavimenti che si rivelano estremamente resistenti e di grande pregio: gli insetti non rappresentano un problema e nemmeno l'azione corrosiva e penetrante dell'acqua.
 

Per ciò che riguarda la sensazione al tatto, il teak mostra una certa oleosità, che risulta perfetta per gli ambienti esterni, dal momento che rende inutile il ricorso a eventuali trattamenti preservanti. La tessitura del teak è mediamente fine e facilmente riconoscibile, mentre le venature sono ben marcate ed evidenti. Al di là della fibratura dritta, almeno di solito, vale la pena di mettere in evidenza la sua colorazione naturale, che è molto variegata: si va dal bruniccio al grigiognolo, passando per il nero del durame, che però può essere anche rosso o bruno cioccolato, mentre l'alburno oscilla tra il biancastro e il giallo chiaro.
 

Va sempre tenuto presente l'effetto che l'esposizione alla luce del sole può avere nei confronti di questo legno, che nel tempo subisce un fenomeno di ossidazione; per altro, il legno assume una certa omogeneità e i colori iniziano a palesare toni dorati. Il teak è ritenuto un legno a fibra compatta e pesante: il suo peso specifico è di 650 chili per metro cubo. L'attitudine all'assemblaggio rivela un buon incollaggio, mentre la natura oleosa può essere fonte di difficoltà per la verniciatura. In ogni caso, benché si tratti di un legno duro, il teak offre una lavorabilità più che discreta; poco sensibile alla stagionatura, è idrorepellente anche se è molto poroso. In teoria, dunque, dovrebbe assorbire l'umidità e l'acqua con una certa facilità, ma ciò non si verifica a causa della sua natura oleosa. 


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